"Perché scrivi?"

Spesso il mio coach, Emiliano Bernardelli (di www.scripart.it), mi ha domandato: Perché scrivi?

Il quesito non è affatto sciocco, nemmeno banale o scontato.

Non è semplice rispondere, difficile far capire al mio interlocutore ciò che provo quando mi siedo davanti al mio vecchio computer e inizio a batter le dita sui suoi tasti, ma ci proverò.

Scrivere non è solamente un hobby, è la voglia di ritagliarsi quelle poche ore di tempo da dedicare alla propria passione, rimanendo in completo silenzio, sola, fuori dal mondo, chiusa in una stanza, è passare le notti insonni, è dar voce all'ispirazione.

Non è brama di successo, non è per soldi o per fama che da anni scrivo questo libro.

Scrivo perché metto nero su bianco qualcosa che viene direttamente dal mio cuore, dalla mia mente, è un piacere immenso che viene dall'anima, è crescere insieme ai personaggi della storia, condividere le loro avventure, guidarli, gioire e soffrire insieme a loro.

Tanto lavoro, dedizione, pazienza, sono le armi che utilizzo per portare avanti questo piccolo, grande, progetto, un sogno in cui non ho mai smesso di credere, neanche quando mi dicevano: "in Italia è difficile emergere, non è come l'America, se non sei nessuno è impossibile far successo".

Questo enorme mostro chiamato successo, cos'è in realtà?

Il successo è per me:

Essere giunta a questo punto.

La persona che si iscrive alla newsletter per ricevere le prime 10 pagine gratuite spinta dalla curiosità di saperne di più.

Incuriosire il lettore creando mistero, scaturendo in lui la voglia di proseguire, renderlo mai sazio, desideroso di proseguire nell'avventura nata dalla mia mente.

La ragazzina che mi scrive in privato dicendomi che le poche pagine lette sono state da lei apprezzate, e che rimane in attesa del seguito per vedere come andrà a finire.

Il successo è riuscire a regalare emozioni con la semplice lettura.

Questo sarà il miglior traguardo che potrò augurarmi.

Veronica.